Questo volume raccoglie i testi essenziali di Ernst Bloch su Marx. Interpretando in modo originale il marxismo, Bloch incentra la sua opera nella rivalutazione della "corrente calda" del marxismo, delle idee cioè
di "utopia concreta", società senza classi, proiezione verso un futuro che realizzi i desideri e le speranze a cui l'umanità ha dovuto rinunciare in nome dello sfruttamento e del dominio.
Porre l'accento su questi temi significa per Bloch concepire tutta la realtà
come processo, la materia non come sostanza inerte ma come "essente-in-possibilità"; concepire il comunismo come un progetto che implica la cooperazione con la natura, la "naturalizzazione dell'uomo" e la "umanizzazione della natura"; mantener viva l'immagine di una società in cui le idee di libertà, eguaglianza, fraternità e dignità umana cesseranno di essere semplici parole.
Ernst Bloch, nato a Ludwigshafen nel 1885,
ha studiato filosofia a Berlino con Simmel
ed ha frequentato a Heidelberg, assieme a Lukacs
e Jaspers, il circolo di Max Weber.
lscrittosi al partito comunista, con l'avvento del nazismo
è costretto a percorrere le tappe di un lungo esilio:
Zurigo, Vienna, Praga, Cambridge, Mass.
Nel 1949, quando si costituisce la Repubblica Democratica
Tedesca, inizia il suo insegnamento all'università di Lipsia,
insegnamento che, dopo alcuni anni di feconda attività,
è costretto ad abbandonare per divergenze ideologiche
e politiche con gli esponenti ortodossi del cosiddetto
'' Diamat». Dal 1961 risiede a Tubinga, città in cui
ha insegnato per qualche tempo come "Gastprofessor»
ed in cui vive tuttora operosamente.
Tra le sue numerose opere ricordiamo «Soggetto-Oggetto» (1951); «Il principio speranza (1954); "Ateismo nel cristianesimo" (1971).